Questo dissero nel 2007 i fondatori della nota band del varesotto che, ad oggi, conta centinaia di concerti in tutto il nord Italia, nella vicina svizzera e due mini-tournèe in Sardegna e in Puglia. Il gruppo si nutre inizialmente delle canzoni di Davide Van de Sfroos, suonandole nelle feste e nelle sagre del varesotto. Dal 2008 inizia la lunga e fruttuosa collaborazione con Giò de Sfaa con cui hanno partecipato ad importanti manifestazioni, suonando non solo canzoni di Van De Sfroos ma anche brani inediti, come il festival IDEM presso il Teatro dal Verme di Milano; la rassegna musicale InCanto presso il teatro Malibran di Venezia; il Brintal Celtic Folk Festival di Valstagna nel comune di Valbrenta (VI). I Fio partecipano anche a numerose manifestazioni di beneficenza, in particolare per l’Associazione Amici di Nzong, contribuendo anno dopo anno alla realizzazione di una scuola locale. Il percorso di questi anni si è concretizzato nel 2011 in un mini cofanetto composto da un EP di brani inediti e un DVD, “Bulgaro Live!”, contenente la registrazione audio-video dal vivo del concerto tenutosi durante la manifestazione Bulgaro Estate presso il comune di Bulgarograsso (Co). Il cofanetto è stato presentato durante una serata speciale presso il teatro sociale di Luino (Va) con il patrocinio del comune di Luino e della Comunità Montana Valli del Verbano. Nel 2013 i Fiö de la Serva con Gio DeSfàa realizzano e autoproducono presso lo studio SC di Cantù (CO) il loro primo disco di 12 brani inediti collaborando con Davide “Billa” Brambilla, che ne cura gli arrangiamenti, Silvio Centamore e Lorenzo Cazzaniga in veste di fonici di studio. Il disco viene presentato presso il teatro Vela di Varese ma dopo un’ulteriore e fitta stagione di concerti le strade tra il cantautore Giò De Sfàa e i Fio si separano. Questa è l’occasione per il gruppo di iniziare a sperimentare nuovi generi e sonorità. La Band si allontana infatti sempre di più dal folk del cantautore laghee per inserire delle ritmiche decisamente più rock e delle sonorità balcaniche, dove sezione fiati e fisarmonica dominano la scena. Lo show diventa infatti sempre più dinamico e coinvolgente, sposandosi alla perfezione con lo spirito delle sagre e dei live club. Il repertorio comprende brani di importanti band italiane ed internazionali, il tutto ben amalgamato in arrangiamenti unici ed accattivanti, che definiscono il genere della band: la “patchanka”.